LABORATORIO DI CULTURA: CIBO E NUTRIMENTO

Pubblicato da Amministrazione il

Cibo e nutrimento…..

Due righe per spiegare come nascono le ” poesie” ed i componimenti creativi degli Ospiti del Centro Diurno dell’Opera Don Pippo che saranno pubblicati sul nostro sito e sulla nostra pagina Facebook a cadenza settimanale 

“Ma cosa si fa nel laboratorio di cultura?” E’ questa la domanda da 100 milioni di dollari che spesso ci viene posta da Genitori, Fratelli, Referenti dei Servizi od anche semplicemente da persone che entrano in contatto con la nostra piccola e meravigliosa realtà.

Si potrebbe rispondere in modo formale dicendo che si scrive, ci si esercita al computer, si disegna, si colora, si legge, si parla facendo in modo che gli Ospiti mantengano attive tutte quelle capacità ed autonomie cognitive che sostengono il loro fare nella vita quotidiana…

Ma non è SOLO così…. volendo essere in in linea con il tema descriveremo questo affascinante lavoro come una variegata e colorata insalatona mista in cui l’alchimia degli ingredienti, dei condimenti, delle spezie, degli aromi, crea un bizzarro ed intrigante richiamo al sapore, all’odore, al gusto del nostro vivere quotidiano.

I testi nascono dalla scelta di un tema gradito agli Ospiti. Questo è l’anno di Expo 2015, potevamo ignorarlo?

La creazione di un componimento, che in laboratorio è da tutti riconosciuto come ” POESIA “, avviene di solito utilizzando un’immagine scelta dall’Ospite, in linea con il tema proposto. L’immagine può essere selezionata al PC, oppure una foto, oppure la scelta può ricadere su una musica, una canzone, una lettura….perchè non esiste un modo standard di fare le cose, date le caratteristiche eterogenee di ogni persona.

Il punto fermo è però la valenza, il significato affettivo che lo stimolo scelto deve avere per ogni Ospite.

Ed è così che, con molta attenzione e delicatezza, le persone parlano di sè, delle loro esperienze di vita, del loro quotidiano, delle loro attività lavorative e creative, dei loro rapporti umani, di ciò che per loro è importante.

Il prodotto, stampato, letto agli altri compagni e poi appeso in laboratorio, li fa sentire importanti.

Le parole sono proprio quelle degli Ospiti; l’operatore ha un ruolo di guida durante il dialogo che si sviluppa di fronte all’immagine; i contenuti vengono trascritti in estemporanea e “contrattati” con l’Ospite:” come devo scrivere? Va bene se scrivo cosi? ” ; il testo viene letto man mano che si compone. L’Operatore non interviene sui contenuti ma lavora sulla forma e sulla punteggiatura. Non sempre è necessario questo tipo di affiancamento, perchè ci sono persone che esprimono la loro vena poetica in autonomia.

Questi originali “Poeti” hanno saputo manifestare ed affermare in modo semplice e genuino la “bellezza” del loro patrimonio interiore e spirituale, comunicando a noi tutti il gusto e “l’appetibilità” delle esperienze di vita.

Buona e gustosa lettura a chiunque abbia voglia di “nutrirsi” di questo “cibo” buono!

                                                        Le Operatrici del Laboratorio di Cultura


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